17.10.10

Vita da redattore_9

Uno degli autori fantasma* del Manuale di storia dell’arte al quale sto lavorando ha dato improvvisamente forfait. Il motivo del suo abbandono non è chiaro ma lo si può facilmente intuire: il carico di lavoro troppo gravoso, gli impegni e le scadenze accademiche da rispettare, il compenso misero (il poveraccio guadagnava sicuramente meno di un custode dei cessi pubblici), oppure, molto probabilmente, una disastrosa miscela di tutte queste cose. Fatto sta che il tizio, arrivato a metà dell’opera, ha telefonato all’editor e gli ha semplicemente detto che gettava la spugna. Inutile proporgli più soldi (pochi comunque), o qualche altra settimana di tempo per scrivere i testi - tutte cose che l’editor ha fatto regolarmente. Non era disposto a ripensarci e non voleva più sentir parlare della Giacobino scuola. Ha riattaccato. Poi non ha più risposto al telefono. Alla fine è sparito.
La stessa cosa era già capitata qualche anno fa con l’assistente di uno psichiatra famoso – uno di quelli che vanno sempre in televisione a dire banalità quando qualcuno fa a pezzi i genitori, i figli o i vicini di casa – assistente che avrebbe dovuto scrivere un intero manuale di psicologia al posto del luminare, troppo impegnato con la tv, e che invece, da un giorno all’altro, è scomparso senza dare spiegazioni. Molto tempo dopo abbiamo saputo che aveva abbandonato l’università e si era trasferito in Germania, dove oggi fa il camionista.
Tornando al libro di storia dell’arte, adesso si tratta di rimpiazzare al più presto l’autore fantasma, anche perché i tempi, come al solito, stringono.
Gli assistenti dei tre Autori ufficiali sono già schiavizzati all’inverosimile e non possono certo sobbarcarsi anche questa parte del manuale. Dove trovarlo allora qualcuno disposto a lavorare molto, per almeno tre mesi, in cambio di pochi soldi? (E della soddisfazione di vedere il proprio nome stampato in un minuscolo corpo 7** nella pagina dei crediti, all’ambigua voce “revisione dei testi”.)
Gli Autori – che non solo non hanno scritto una riga del libro ma non rileggono nemmeno quello che scrivono i loro sottoposti – non hanno sprecato un minuto per risolvere la questione e l’hanno rovesciata sull’editor. E lui non poteva fare altro che iniziare un penoso giro di telefonate per proporre il lavoro a qualcuno di sua fiducia. Io l’ho aiutato dettandogli quasi tutti i numeri che aveva in agenda, quelli di una sfilza di intellettuali falliti e di studiosi alla canna del gas che gli sono stati caldeggiati negli anni dagli autori di punta del Gruppo Giacobino. Di solito si tratta di professori che nel tempo libero sgobbano gratis in qualche università o collaborano in segreto anche con altri editori. Gente disposta a uccidere per aggiudicarsi la curatela di qualche opera inutile, per riuscire finalmente a vedere il proprio nome stampato su un frontespizio.
Arrivato all’ultimo nominativo dell’elenco, comunque, l’editor si è ritrovato con decine di rifiuti inanellati uno all’altro come i grani di un rosario. Non sapeva più chi chiamare. Fissava il vuoto in silenzio, sfinito, in attesa di un’idea che proprio non gli veniva. L’unica ipotesi che restava, ha detto, era quella di risolvere la faccenda all’interno della redazione.

*Gli autori fantasma (chiamati anche schiavi o negri) sono quelli che scrivono testi per conto di un Autore, più o meno famoso, che li firma con il proprio nome. Senza questi “schiavi” (a volte sono gli stessi redattori) forse non esisterebbero molti dei libri sfornati ogni anno dalla Giacobino e da tutti gli altri editori, e nemmeno alcuni best-seller che riempiono le classifiche.
** Cioè la grandezza del carattere, che viene espressa in punti.

Nessun commento:

Posta un commento

© 2009-2011 redattorefantasma

email

redattorefantasma@gmail.com

indice