25.9.09

La stagista_3

La ragazza non era propriamente brutta, ma quella sua faccina gommosa, da bambina, sembrava modellata da qualcuno che non ci sapeva fare. La distanza tra gli occhi era sbagliata, il naso troppo corto, e grosso, la bocca senza labbra, un mento appena abbozzato, che sembrava scivolato lì sotto per sbaglio. Una faccia un po’ così, insomma, che si fa fatica a descrivere perché è difficile da ricordare.
Quando ho fatto qualche domanda in giro per sapere qualcosa in più su di lei, mi è toccato spiegare a tutti di chi stavo parlando e dove l’avevo vista, perché nessuno si era accorto della sua comparsa. Orlando, il redattore più anziano dell’ufficio, all’inizio non ci credeva, ma dopo essere andato a darle un’occhiata è venuto da me tutto eccitato, a dirmi che sarebbe stato un peccato ignorare una fanciulla del genere. Dal suo commento ho pensato che avesse guardato la ragazza sbagliata.
Le redattrici invece non sembravano per niente sorprese dalla nuova arrivata, più che altro si sono infastidite perché nessuna di loro l’aveva ancora vista. Volevano solo sapere se la ragazza era giovane, e quanto, se era bella, e in che misura, e soprattutto se vestiva meglio di loro. Dopo essere andate, a turno o in coppia, a spiarla da lontano ed essersi tranquillizzate, non sono più tornate sull’argomento.

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